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Manteniamo il filo

 

 Quarto modulo

 Creatività in quarantena

 “Se avete voglia di seguire i miei progetti, scampanellate e vi lascio il link…”

É così che mi sono imbattuta nel mondo di Alessandra Loreti, grafica, illustratrice e scrittrice esordiente, che ha realizzato un progetto grafico dal titolo “Favole in quarantena”.

Non vi spoilero vi lascio il link della sua pagina e buona visione.

Questa scoperta grafica mi ha fatto bene, se anche tu vuoi provarci segui il mio filo.

Ma di quale filo parliamo?

Ovviamente del filo del contatto, dell’evoluzione personale e dell’attivazione di risorse utili a gestire al meglio la condizione che stiamo vivendo ultimamente.

Qualcuno ha parlato di guerra, ma non sono certa mi piaccia questo accostamento, rispettando il lavoro e la dedizione di coloro che stanno rischiando la propria salute per curarci e proteggerci, ritengo che ci troviamo piuttosto ad affrontare una situazione straordinaria, che avrà le sue conseguenze negative, e che potrà attivare anche tante risorse positive.

Tra le risorse attivate, occupa un posto importantissimo la creatività.

Cos’è la creatività?

Secondo Galimberti, la creatività è un carattere saliente del comportamento umano, particolarmente evidente in alcuni individui capaci di riconoscere, tra pensieri e oggetti, nuove connessioni che portano a innovazioni e a cambiamenti.”

Attenzione!

Questo termine è spesso abusato, ma il rischio è quello di svuotare di significato ed intensità una parola seria come quella della creatività.

Essere creativi non significa semplicemente essere originali o fuori dalle righe.

La creatività è una qualità che deve essere distinta dall’arbitrarietà.

Pensare in modo creativo non significa necessariamente contravvenire alle norme e ai principi culturalmente e socialmente consolidati, anche se molte espressioni creative all’ inizio appaiono di rottura e di contestazione.

Piuttosto, per essere creativi è necessario prepararsi adeguatamente e bisogna avere organizzato bene le basi da cui spiccare il volo, altrimenti il destino è quello di Icaro.

Alessandra, infatti, con i suoi lavori è l’esempio di chi con impegno e passione ha incanalato questa sua qualità, fondandola su basi di impegno, studio ed approfondimento, basta leggere la sua biografia per capirlo.

E come può essere utile questa riflessione a tutti noi?

Può essere utile in termini di speranza, e anche in termini di azione per tutti coloro che vorranno lavorare sulla propria creatività, che non è solo la pittura o la musica.

La speranza che, come Alessandra, tante persone in questi giorni stiano recuperando spazio creativo che, sono certa, porterà i suoi frutti anche in seguito, quando questa emergenza sarà finita.

E allora questa volta non vi proporrò libri da leggere, film da guardare o esercizi da fare, ma vi lancerò un’idea: andare alla ricerca di spazi creativi dentro o fuori di voi stessi, ovviamente on line!

Se trovate cose interessanti, segnalatemele pure, io sono sempre alla ricerca del bello.

La mia mail è qui.

#manteniamoilfilo

 

 

Terzo modulo

Respiro e rilassamento

Sei arrivato alla terza settimana di lockdown (confinamento), hai cucinato, hai lavorato in telelavoro, hai fatto l’insegnante con i tuoi figli, risistemato casa, guardato tutte le serie tv e nonostante tutto, a volte, ti assale un senso di oppressione al petto, un sottile stato di agitazione e di ansia che non ti aiuta a dormire.

Cosa sta succedendo?

Tutto quello che stai provando è normale, a non esserlo è la situazione che stai vivendo.

Per cui il primo passo da fare è consapevolizzare che esiste una condizione di agitazione di cui è bene prendersi cura.

Imparare a controllare e ad utilizzare il respiro e la respirazione, può aiutare a calmarsi e a rilassare la mente.

La respirazione è fondamentale per la corretta funzionalità del nostro organismo e per portare ossigeno a tutto il corpo.

In particolare la respirazione diaframmatica è utile anche nei casi di ansia.

Dovremmo abituarci a utilizzare la respirazione diaframmatica più volte al giorno, e anche in ambienti quotidiani come davanti alla televisione o mentre si lavora, perché questo gesto diventi qualcosa di naturale per poterne trarre maggiori benefici.

Ora, ecco alcuni consigli per continuare ad affrontare il lockdown :

a. Guardo un buon film, questa settimana ne propongo due, apparentemente diversi ma con una tematica comune: la libertà, quella che in questi giorni sentiamo di non avere.

Mangia Prega Ama, film del regista Ryan Murphy 

V per vendetta, del regista James McTeigue.

b. Leggo un libro, questa volta un piccolo manuale, molto utile ed anche divertente:

Come diventare un Buddha in cinque settimane. Manuale serio di autorealizzazione di Giulio Cesare Giacobbe.

c. Mi esercito un po’, imparo a respirare.

Esercizio: La respirazione addominale

Svolgimento: con una mano sul petto e l'altra sulla pancia, inspira profondamente attraverso il naso, facendo in modo che il diaframma (non il petto) si gonfi con aria sufficiente per creare un ampliamento dei polmoni.

L'obiettivo: da 6 a 10 respirazioni lente al minuto per 10 minuti ogni giorno.

 

 

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Secondo modulo

Rete Sociale e Social Network

La rete sociale è una costruzione mentale (un’immagine simbolica), utile a rappresentare le relazioni tra le persone e i gruppi.

La rete sociale ha la funzione di offrire e scambiare risorse di tipo affettivo-emotivo, nonché informazioni e competenze, ed è quindi una risorsa importantissima per il sostegno e la cooperazione tra gli individui.

Ma cosa succede quando, come in questo periodo, si è costretti a ridurre vertiginosamente le interconnessioni sociali?

Inevitabilmente si sperimenta un senso di solitudine, paura, smarrimento, noia e frustrazione nell’essere privi di beni necessari, non solo alimentari o per la salute, ma anche immateriali, come quelli legati al confronto e al contatto con gli altri e all’informazione.

 

Cosa posso fare?

Un aiuto ci arriva proprio da quella Rete social, Social Network, fortemente criticata e demonizzata in altri periodi, che grazie alle sue tecnologie (videochiamate, chat, chat di gruppo, videoconferenze, visioni collettive di film, ecc. ecc.), permette a chi è isolato di avere un contatto sociale più solido e ancor più “realistico” di quello coltivato solo con i messaggi o le telefonate.

Ecco alcuni consigli utili per utilizzare al meglio il “tempo sospeso” di questi giorni:

a. Guardo un buon film, tenero e divertente, che parla di vicinanza emotiva, di come è bello sentirsi capiti:

Emotivi Anonimi, film del regista Jean-Pierre Améris

b. Leggo un libro, ancora una volta un romanzo, perché in questi giorni è difficile concentrarsi:

Dieci Donne di Marcela Serrano

c. Mi esercito un po’, questa volta ti chiedo di essere creativo, so che lo sei, non tirarti indietro.

Esercizio: Creo il mio spazio condiviso.

Svolgimento: pensa ad un numero ristretto di persone, massimo 3, e crea uno spazio condiviso con loro: invitale in un gruppo privato su Facebook, in una chat di gruppo su Messenger o WhatsApp. Proponi ai componenti di utilizzare questo spazio virtuale per condividere pensieri, emozioni ed idee che a volte rendono difficile la permanenza a casa.

Sarà una sorta di diario condiviso che ridurrà  la lontananza e vi restituirà speranza.

Come sempre, se hai bisogno scrivimi pure qui o inviami una mail a info@nadiaizzo.

 In questo modo #manteniamoilfilo.

 

 

 

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Primo modulo 

Paura e resilienza

La paura è un’emozione utile e potente, ci aiuta a prevenire i pericoli ed è quindi funzionale ad evitarli.

Una bassa percezione della paura favorisce comportamenti inefficaci come un’alta percezione della paura (panico, terrore) favorisce allo stesso modo comportamenti inadeguati.

Quindi, la giusta considerazione del pericolo è il modo utile per aumentare la nostra porzione di resilienza.

Cos’è la Resilienza?

La resilienza è la capacità di auto ripararsi dopo un danno e di riuscire a riorganizzare positivamente la propria vita nonostante situazioni difficili.

Come possiamo “allenarci” alla resilienza o comunque iniziare a pensarci su in questi giorni di forzata permanenza a casa?

Ecco alcuni consigli utili:

a. Guardo un buon film, anche sul tema e magari mi aiuta a rilassarmi un po’:

Il pescatore di sogni, film del regista svedese Lasse Hallstrom.

b. Leggo un libro, non un saggio, magari un romanzo o una biografia:

L' Arminuta di Donatella Di Pietrantoni

c. Mi esercito un po’. Anche la psiche può essere allenata, vuoi scommetterci?

Esercizio: La bellezza della vita.

Svolgimento: cerca un posto tranquillo nella tua casa, se hai figli chiedi al tuo partner di aiutarti a trovare un luogo ed uno spazio tutto per te. Chiudi gli occhi ed immagina una cosa semplice e piacevole che vorresti fare per te stesso, una coccola. E poi falla!

Tutto ciò che penserai, proverai e sentirai dopo, se vuoi, potrai raccontarmelo inviandomi un messaggio da qui.

In questo modo #manteniamoilfilo.

 

 

 

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